NANNE IN SICUREZZA: ECCO I CONSIGLI DEL NEONATOLOGO

Dott.ssa Cindy Martine Grasso • 26 settembre 2019

Ambulatorio di Neonatologia

Quando si torna a casa dall’ospedale dopo la nascita di un figlio si ha paura di tutto. La Dott.ssa Graziella Iacono, Neonatologa esperta degli Spedali Civili di Brescia e dei Poliambulatori Fleming Tecna, suggerisce regole e consigli per una migliore gestione del bebè nelle sue prime settimane di vita ed evitare il rischio di Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante (SIDS).

1) A nanna, sempre supino. La prima regola d’oro riguarda la posizione del piccolo nella culla. Il neonato deve sempre essere posizionato supino, ovvero sdraiato a pancia in su, con la guancia appoggiata al cuscino. Così in caso di vomito o rigurgito, questo cola sul cuscino e non disturba il piccolo.
2) Non copritelo troppo. Spesso si pensa che abbia freddo, in realtà coprire troppo il neonato con coperte, piumini e trapunte è sbagliato. Nella culla è bene avere l’accortezza di controllare sempre che il suo viso sia libero da impedimenti, da giocattoli e da lenzuola per permettergli di respirare.
3) Sì al “ciuccio”. L’utilizzo del succhiotto nelle prime settimane di vita è utile per prevenire apnee.
4) No al fumo! Se i genitori o altri parenti fumano in casa, l’arrivo di un nuovo membro in famiglia potrebbe essere un’ottima occasione per smettere. Se non è proprio possibile farne a meno, prima di avvicinarsi al piccolo o prenderlo in braccio è meglio lavarsi bene e cambiarsi di abito. Le ceneri tossiche della sigaretta, infatti, si depositano sulle mani e sui vestiti.
5) Allattare al seno fa bene! Studi hanno dimostrato l’azione protettiva di questo comportamento. Per i piccoli allattati al seno, infatti, il rischio di soffocamento in culla si dimezza.
6) No al “bed-sharing” o “co-sleeping”. In accordo con le raccomandazioni condivise dalla letteratura internazionale bisogna sconsigliare il sonno condiviso. Dormire nel lettone insieme a mamma e papà è pericoloso. Il bebè dovrebbe dormire nella sua culla, collocata nella camera dei genitori.
7) Il bebè non va lasciato incustodito. Ribadirlo è banale. Ma lasciare incustodito il neonato durante il cambio pannolino sul fasciatoio anche solo per un secondo è rischioso!
8)A spasso in sicurezza. Il trasporto del bebè deve avvenire sempre, anche per tratti brevi, nei sistemi di sicurezza omologati. Nei primi mesi di vita, quando la muscolatura della schiena non è ancora formata del tutto, si consiglia l’ “ovetto” per trasporti brevi (fino ad un’ora) o la “navicella” (la parte dove si appoggia il neonato della carrozzella) per trasporti più lunghi.

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SICUREZZA & SALUTE

Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 13 giugno 2025
Oggi approfondiamo con il Dott. Filippo Maffezzoni , specialista in endocrinologia che riceve presso i Poliambulatori Fleming Tecna, un tema di grande rilevanza clinica: l’obesità . Un approccio multidisciplinare per una malattia complessa L’obesità è una patologia cronica e multifattoriale , che richiede una presa in carico integrata da parte di un’équipe multidisciplinare composta da endocrinologi, nutrizionisti, psicologi e altri specialisti. Solo un approccio sinergico permette infatti di affrontare in modo efficace tutte le dimensioni della malattia, garantendo risultati duraturi nel tempo. Il ruolo centrale dell’endocrinologo L’endocrinologo riveste un ruolo chiave soprattutto nei casi in cui si sospetti una causa di natura ormonale. È infatti lo specialista competente nell ’identificare, trattare e monitorare eventuali patologie endocrine alla base dell’aumento di peso, offrendo un percorso terapeutico personalizzato e completo. Cos’è l’obesità? L’obesità è definita come un eccessivo accumulo di tessuto adiposo, che si verifica quando l’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI) è pari o superiore a 30 kg/m². È una condizione determinata da una complessa interazione di fattori genetici, ambientali, comportamentali e, in una quota di pazienti, endocrini. Cause endocrine dell’obesità Pur essendo spesso correlata a scorrette abitudini alimentari e sedentarietà, in un a minoranza di casi l’obesità ha origine endocrina, legata a patologie come: Ipotiroidismo Sindrome di Cushing Alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene In tali situazioni, il quadro clinico può includere sintomi specifici, quali anomalie della crescita, ritardi puberali o segni caratteristici della malattia endocrina sottostante. Compiti dell’endocrinologo nella gestione dell’obesità L’intervento dell’endocrinologo si articola su più livelli: Individuazione delle cause : tramite esami ematochimici, valutazioni ormonali e cliniche, accerta la presenza di disfunzioni endocrine. Personalizzazione del trattamento : definisce un piano terapeutico su misura, che può includere farmacoterapia, interventi sullo stile di vita, supporto psicologico e, nei casi indicati, valutazione chirurgica. Prevenzione e controllo delle complicanze : monitora condizioni associate come diabete mellito tipo 2, malattie cardiovascolari, disfunzioni tiroidee o disturbi della sfera ormonale sessuale. Follow-up a lungo termine : accompagna il paziente nel percorso di cura, monitorando l’andamento clinico e l’evoluzione delle eventuali comorbidità. Conseguenze endocrine dell’obesità L’obesità, a sua volta, può generare o aggrava re alterazioni ormonali, c ontribuendo a un circolo vizioso patologico. Tra le conseguenze più frequenti: Resistenza insulinica e diabete tipo 2 Disfunzioni tiroidee Alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene Squilibri ormonali sessuali, con possibili ripercussioni sulla fertilitàalterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. In queste situazioni, l’obesità si può associare a sintomi specifici, come alterazioni della crescita staturale, ritardo puberale o segni tipici della malattia endocrina sottostante. Ruolo dell’endocrinologo L’endocrinologo è lo specialista chiamato a: Identificare le cause sottostanti: Valuta se l’obesità è legata a squilibri ormonali o a malattie endocrine, attraverso esami del sangue, test ormonali e valutazioni cliniche specifiche. Personalizzare la terapia: Propone trattamenti farmacologici, cambiamenti dello stile di vita e, se necessario, supporto medico, psicologico o chirurgico, adattando la strategia alle esigenze del singolo paziente. Monitorare le complicanze: Gestisce e previene le complicanze associate all’obesità, come diabete tipo 2, malattie cardiovascolari, disfunzioni tiroidee e alterazioni ormonali sessuali. Monitoraggio a lungo termine : Segue il paziente nel tempo per ottimizzare la gestione del peso e delle eventuali comorbidità. Conseguenze endocrine dell’obesità L’obesità può causare o peggiorare squilibri ormonali, tra cui: Resistenza all’insulina e diabete tipo 2; Disfunzioni tiroidee; Alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene; Squilibri ormonali sessuali e infertilità. Prenota una visita con il nostro endocrinologo per una valutazione personalizzata e l’elaborazione di un piano di trattamento mirato sull’obesità. Con il giusto percorso terapeutico, la qualità della vita può migliorare in modo significativo!
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 3 giugno 2025
Secondo la norma ISO 14001
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 10 maggio 2025
Valutazione del rischio derivante da atmosfere esplosive
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 1 aprile 2025
Ai sensi del Piano Industriale 5.0
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 14 marzo 2025
Presso i Poliambulatori Fleming®️ Tecna®️, la dottoressa Laura Pastrengo, laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Allergologia e Immunologia clinica, offre un approccio personalizzato per la gestione delle allergie respiratorie come: riniti, rinocongiuntiviti e l’asma bronchiale, alle patologie cutanee come: la dermatite atopica e la dermatite da contatto, l’orticaria e le allergie alimentari, a veleno di imenotteri e a farmaci. La rinite allergica è una reazione infiammatoria della mucosa nasale, scatenata dall’esposizione a sostanze allergeniche come pollini, polvere, peli di animali o acari. I sintomi principali includono: starnuti rinorrea (naso che cola) ostruzione nasale prurito nasale Questa condizione può essere stagionale (es. primavera - estate) o perenne (quando presente tutto l'anno). La diagnosi avviene tramite un'accurata anamnesi e test allergologici, come i Prick Test o il dosaggio delle IgE totali e specifiche. Il trattamento può includere antistaminici orali, spray nasali corticosteroidi e antistaminici e, in alcuni casi, immunoterapia specifica. Prenota una visita col nostro endocrinologo per una valutazione personalizzata e l’elaborazione di un piano di trattamento mirato sull’obesità. Con il giusto percorso terapeutico, la qualità della vita può migliorare in modo significativo!
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 27 febbraio 2025
Servizio di consulenza e formazione
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 4 febbraio 2025
Stesura della domanda
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 22 gennaio 2025
Quest’oggi diamo il benvenuto presso i Poliambulatori Fleming® Tecna® alla dott.ssa Gloria Plebani , Medico Chirurgo specialista in Medicina del Lavoro, Agopuntura e Tecniche Correlate, alla quale abbiamo posto alcune domande per conoscerla meglio. Spesso i pazienti ci chiedono consigli in merito a possibili terapie e trattamenti, soprattutto per problematiche muscolo-scheletriche come, ad esempio, il comune “mal di schiena”. Lei cosa suggerirebbe? L’Agopuntura, un trattamento terapeutico strettamente legato alla Medicina Tradizionale Cinese (MTC) al quale mi sono approcciata inizialmente come paziente. Spinta dall’interesse, ho successivamente frequentato il corso triennale in Agopuntura e Tecniche Correlate della Scuola Superiore di Agopuntura di Brescia (U.M.A.B) appartenente alla Federazione Italiana delle Società di Agopuntura (F.I.S.A). Ho avuto così modo di scoprire le potenzialità di questa disciplina medica antica che cura il “malato” attraverso un approccio olistico. Quali tipo di malattie è possibile trattare attraverso l’agopuntura? L’ agopuntura, attraverso l’inserimento di aghi sottili in specifici punti del corpo, riequilibra il flusso energetico e promuove la guarigione; è un ottimo strumento terapeutico per il controllo del dolore senza impiego di farmaci e senza effetti collaterali. Consente la cura di numerose affezioni come dolori osteoarticolari di varia natura, patologie ginecologiche e gastroenterologiche, problemi neurologici, psicologici, disturbi del sonno e molto altro. In cosa consiste il percorso clinico-terapeutico? Innanzitutto, in un primo esame medico con compilazione di una cartella sanitaria specifica e una prima seduta di agopuntura; i successivi trattamenti vengono concordati con i pazienti e generalmente sono a cadenza settimanale. Ci sono altre tecniche che possono essere associate al trattamento con agopuntura? Sì, possono essere associate la coppettazione: applicazione di “coppette” sulla pelle per migliorare la circolazione energetica e sanguigna nei tessuti e la moxibustione: coni o bastoncini di artemisia che vengono illuminati e utilizzati per riscaldare i punti del corpo e alleviare una varietà di condizioni.
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 14 gennaio 2025
Quest’oggi diamo il benvenuto presso i Poliambulatori Fleming® Tecna® alla dott.ssa Gloria Plebani , Medico Chirurgo specialista in Medicina del Lavoro, Agopuntura e Tecniche Correlate, alla quale abbiamo posto alcune domande per conoscerla meglio. Spesso i pazienti ci chiedono consigli in merito a possibili terapie e trattamenti, soprattutto per problematiche muscolo-scheletriche come, ad esempio, il comune “mal di schiena”. Lei cosa suggerirebbe? L’Agopuntura, un trattamento terapeutico strettamente legato alla Medicina Tradizionale Cinese (MTC) al quale mi sono approcciata inizialmente come paziente. Spinta dall’interesse, ho successivamente frequentato il corso triennale in Agopuntura e Tecniche Correlate della Scuola Superiore di Agopuntura di Brescia (U.M.A.B) appartenente alla Federazione Italiana delle Società di Agopuntura (F.I.S.A). Ho avuto così modo di scoprire le potenzialità di questa disciplina medica antica che cura il “malato” attraverso un approccio olistico. Quali tipo di malattie è possibile trattare attraverso l’agopuntura? L’ agopuntura, attraverso l’inserimento di aghi sottili in specifici punti del corpo, riequilibra il flusso energetico e promuove la guarigione; è un ottimo strumento terapeutico per il controllo del dolore senza impiego di farmaci e senza effetti collaterali. Consente la cura di numerose affezioni come dolori osteoarticolari di varia natura, patologie ginecologiche e gastroenterologiche, problemi neurologici, psicologici, disturbi del sonno e molto altro. In cosa consiste il percorso clinico-terapeutico? Innanzitutto, in un primo esame medico con compilazione di una cartella sanitaria specifica e una prima seduta di agopuntura; i successivi trattamenti vengono concordati con i pazienti e generalmente sono a cadenza settimanale. Ci sono altre tecniche che possono essere associate al trattamento con agopuntura? Sì, possono essere associate la coppettazione: applicazione di “coppette” sulla pelle per migliorare la circolazione energetica e sanguigna nei tessuti e la moxibustione: coni o bastoncini di artemisia che vengono illuminati e utilizzati per riscaldare i punti del corpo e alleviare una varietà di condizioni.
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 7 gennaio 2025
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