LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEGLI ACCORDI STATO-REGIONI: ADEMPIMENTO O OPPORTUNITA'?

Dott.ssa Cindy Martine Grasso • 16 gennaio 2020

Formazione

Il fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, una volta imputato prevalentemente alla scarsa sicurezza intrinseca degli impianti tecnologici, delle attrezzature e degli edifici, è influenzato da una serie di concause, di cui una parte significativa è riferibile ai comportamenti.

Tra le misure che promuovono la prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, l’attività di formazione dei lavoratori assume un ruolo fondamentale proprio in quanto può modificare i comportamenti, riducendo così le occasioni di rischio.

Un forte impulso allo sviluppo della cultura della sicurezza viene dagli accordi sottoscritti in sede di Conferenza Stato-Regioni il 21 dicembre 2011, nonché dalle circolari regionali che si sono susseguite in materia di formazione per la salute e sicurezza sul lavoro.

La formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza è uno dei principali obblighi a carico del Datore di lavoro , così come stabilito dal D.Lgs 81/08 - Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro. Primo fra tutti, l’art. 37 del D.Lgs 81/08 stabilisce che il Datore di lavoro provveda alla formazione dei lavoratori, secondo i contenuti e la durata previsti dall’Accordo Stato Regioni.

In particolare, l’Accordo Stato Regioni prevede un modulo di carattere “generale” di 4 ore per tutti e un modulo di carattere “specifico” adattato ai rischi presenti nell’azienda, la cui durata è regolamentata in funzione del codice ATECO presente sulla Visura Camerale:


  • 4 ore per aziende ricadenti nel “Rischio Basso”;
  • 8 ore per aziende ricadenti nel “Rischio Medio”;
  • 12 ore per aziende ricadenti nel “Rischio Alto”.

I lavoratori che svolgono mansioni a rischio basso (quali ad esempio: impiegato amministrativo, impiegato commerciale, centralinista, addetto al front office e/o back office) potranno seguire il modulo di carattere specifico della durata di 4 ore, anche nel caso in cui l’azienda di appartenenza abbia un codice ATECO che riconduca alla categoria del rischio alto.

E’ auspicabile che soprattutto il mondo delle imprese, insieme a tutti i soggetti che sono impegnati in tale delicato settore (consulenti aziendali, medici competenti, parti sociali, istituzioni), sappia cogliere l’occasione dell’intervento formativo richiesto dagli Accordi per affermare quella “cultura della sicurezza” spesso evocata, ma ancora troppo poco praticata negli ambienti di lavoro e non scelga invece la strada più facile del mero adempimento formale.

Al fine di agevolare le imprese nella pianificazione e realizzazione della formazione secondo quanto previsto dall’attuale normativa, Fleming Tecna, informa, assiste e fornisce un aiuto operativo per il concreto adempimento delle attività formative rivolte ai lavoratori.

Nuovo titolo

SICUREZZA & SALUTE

Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 13 giugno 2025
La gestione dell’ obesità richiede un approccio multidisciplinare, che include endocrinologi, nutrizionisti, psicologi e altri specialisti, per affrontare tutte le dimensioni della malattia e garantire risultati duraturi. L’ endocrinologo è fondamentale nella gestione dell’obesità, soprattutto quando si sospetta una causa endocrina, per identificare, trattare e monitorare la patologia e le sue complicanze, offrendo un supporto personalizzato e completo. Definizione di obesità L’obesità è una malattia cronica caratterizzata da un accumulo patologico di grasso corporeo, che si verifica quando l’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI) è pari o superiore a 30 kg/m2. È una condizione multifattoriale, spesso risultato di una combinazione di fattori genetici, ambientali, comportamentali e, in alcuni casi, endocrini. Cause endocrine dell’obesità Sebbene nella maggior parte dei casi l’obesità sia legata a fattori alimentari e di stile di vita, in una piccola percentuale di pazienti può essere causata da malattie endocrine, come ipotiroidismo, sindrome di Cushing, o alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. In queste situazioni, l’obesità si può associare a sintomi specifici, come alterazioni della crescita staturale, ritardo puberale o segni tipici della malattia endocrina sottostante. Ruolo dell’endocrinologo L’endocrinologo è lo specialista chiamato a: Identificare le cause sottostanti: Valuta se l’obesità è legata a squilibri ormonali o a malattie endocrine, attraverso esami del sangue, test ormonali e valutazioni cliniche specifiche. Personalizzare la terapia: Propone trattamenti farmacologici, cambiamenti dello stile di vita e, se necessario, supporto medico, psicologico o chirurgico, adattando la strategia alle esigenze del singolo paziente. Monitorare le complicanze: Gestisce e previene le complicanze associate all’obesità, come diabete tipo 2, malattie cardiovascolari, disfunzioni tiroidee e alterazioni ormonali sessuali. Monitoraggio a lungo termine : Segue il paziente nel tempo per ottimizzare la gestione del peso e delle eventuali comorbidità. Conseguenze endocrine dell’obesità L’obesità può causare o peggiorare squilibri ormonali, tra cui: Resistenza all’insulina e diabete tipo 2; Disfunzioni tiroidee; Alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene; Squilibri ormonali sessuali e infertilità. Prenota una visita con il nostro endocrinologo per una valutazione personalizzata e l’elaborazione di un piano di trattamento mirato sull’obesità. Con il giusto percorso terapeutico, la qualità della vita può migliorare in modo significativo!
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 3 giugno 2025
Secondo la norma ISO 14001
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 10 maggio 2025
Valutazione del rischio derivante da atmosfere esplosive
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 1 aprile 2025
Ai sensi del Piano Industriale 5.0
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 14 marzo 2025
Presso i Poliambulatori Fleming®️ Tecna®️, la dottoressa Laura Pastrengo, laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Allergologia e Immunologia clinica, offre un approccio personalizzato per la gestione delle allergie respiratorie come: riniti, rinocongiuntiviti e l’asma bronchiale, alle patologie cutanee come: la dermatite atopica e la dermatite da contatto, l’orticaria e le allergie alimentari, a veleno di imenotteri e a farmaci. La rinite allergica è una reazione infiammatoria della mucosa nasale, scatenata dall’esposizione a sostanze allergeniche come pollini, polvere, peli di animali o acari. I sintomi principali includono: starnuti rinorrea (naso che cola) ostruzione nasale prurito nasale Questa condizione può essere stagionale (es. primavera - estate) o perenne (quando presente tutto l'anno). La diagnosi avviene tramite un'accurata anamnesi e test allergologici, come i Prick Test o il dosaggio delle IgE totali e specifiche. Il trattamento può includere antistaminici orali, spray nasali corticosteroidi e antistaminici e, in alcuni casi, immunoterapia specifica. Prenota una visita col nostro endocrinologo per una valutazione personalizzata e l’elaborazione di un piano di trattamento mirato sull’obesità. Con il giusto percorso terapeutico, la qualità della vita può migliorare in modo significativo!
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 27 febbraio 2025
Servizio di consulenza e formazione
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 4 febbraio 2025
Stesura della domanda
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 22 gennaio 2025
Quest’oggi diamo il benvenuto presso i Poliambulatori Fleming® Tecna® alla dott.ssa Gloria Plebani , Medico Chirurgo specialista in Medicina del Lavoro, Agopuntura e Tecniche Correlate, alla quale abbiamo posto alcune domande per conoscerla meglio. Spesso i pazienti ci chiedono consigli in merito a possibili terapie e trattamenti, soprattutto per problematiche muscolo-scheletriche come, ad esempio, il comune “mal di schiena”. Lei cosa suggerirebbe? L’Agopuntura, un trattamento terapeutico strettamente legato alla Medicina Tradizionale Cinese (MTC) al quale mi sono approcciata inizialmente come paziente. Spinta dall’interesse, ho successivamente frequentato il corso triennale in Agopuntura e Tecniche Correlate della Scuola Superiore di Agopuntura di Brescia (U.M.A.B) appartenente alla Federazione Italiana delle Società di Agopuntura (F.I.S.A). Ho avuto così modo di scoprire le potenzialità di questa disciplina medica antica che cura il “malato” attraverso un approccio olistico. Quali tipo di malattie è possibile trattare attraverso l’agopuntura? L’ agopuntura, attraverso l’inserimento di aghi sottili in specifici punti del corpo, riequilibra il flusso energetico e promuove la guarigione; è un ottimo strumento terapeutico per il controllo del dolore senza impiego di farmaci e senza effetti collaterali. Consente la cura di numerose affezioni come dolori osteoarticolari di varia natura, patologie ginecologiche e gastroenterologiche, problemi neurologici, psicologici, disturbi del sonno e molto altro. In cosa consiste il percorso clinico-terapeutico? Innanzitutto, in un primo esame medico con compilazione di una cartella sanitaria specifica e una prima seduta di agopuntura; i successivi trattamenti vengono concordati con i pazienti e generalmente sono a cadenza settimanale. Ci sono altre tecniche che possono essere associate al trattamento con agopuntura? Sì, possono essere associate la coppettazione: applicazione di “coppette” sulla pelle per migliorare la circolazione energetica e sanguigna nei tessuti e la moxibustione: coni o bastoncini di artemisia che vengono illuminati e utilizzati per riscaldare i punti del corpo e alleviare una varietà di condizioni.
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 14 gennaio 2025
Quest’oggi diamo il benvenuto presso i Poliambulatori Fleming® Tecna® alla dott.ssa Gloria Plebani , Medico Chirurgo specialista in Medicina del Lavoro, Agopuntura e Tecniche Correlate, alla quale abbiamo posto alcune domande per conoscerla meglio. Spesso i pazienti ci chiedono consigli in merito a possibili terapie e trattamenti, soprattutto per problematiche muscolo-scheletriche come, ad esempio, il comune “mal di schiena”. Lei cosa suggerirebbe? L’Agopuntura, un trattamento terapeutico strettamente legato alla Medicina Tradizionale Cinese (MTC) al quale mi sono approcciata inizialmente come paziente. Spinta dall’interesse, ho successivamente frequentato il corso triennale in Agopuntura e Tecniche Correlate della Scuola Superiore di Agopuntura di Brescia (U.M.A.B) appartenente alla Federazione Italiana delle Società di Agopuntura (F.I.S.A). Ho avuto così modo di scoprire le potenzialità di questa disciplina medica antica che cura il “malato” attraverso un approccio olistico. Quali tipo di malattie è possibile trattare attraverso l’agopuntura? L’ agopuntura, attraverso l’inserimento di aghi sottili in specifici punti del corpo, riequilibra il flusso energetico e promuove la guarigione; è un ottimo strumento terapeutico per il controllo del dolore senza impiego di farmaci e senza effetti collaterali. Consente la cura di numerose affezioni come dolori osteoarticolari di varia natura, patologie ginecologiche e gastroenterologiche, problemi neurologici, psicologici, disturbi del sonno e molto altro. In cosa consiste il percorso clinico-terapeutico? Innanzitutto, in un primo esame medico con compilazione di una cartella sanitaria specifica e una prima seduta di agopuntura; i successivi trattamenti vengono concordati con i pazienti e generalmente sono a cadenza settimanale. Ci sono altre tecniche che possono essere associate al trattamento con agopuntura? Sì, possono essere associate la coppettazione: applicazione di “coppette” sulla pelle per migliorare la circolazione energetica e sanguigna nei tessuti e la moxibustione: coni o bastoncini di artemisia che vengono illuminati e utilizzati per riscaldare i punti del corpo e alleviare una varietà di condizioni.
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 7 gennaio 2025
Valutazione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi
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