TI RIFIUTI DI USARE I DPI? ALLORA TI LICENZIO

Dott.ssa Cindy Martine Grasso • 16 gennaio 2020

Legislazione

Il mancato uso dei DPI da parte dei lavoratori è un problema notevole per gli inconvenienti che ne possono conseguire, dagli infortuni lievi, gravi o mortali alle malattie professionali, alcune delle quali dalle conseguenze potenzialmente letali. Per evitare che i lavoratori, rifiutando o trascurando l’uso dei DPI, si espongano molto più facilmente ai rischi dai quali dovrebbero essere protetti, fondamentali sono una corretta ed efficace attività di informazione e formazione , ma in casi estremi si possono prevedere azioni disciplinari per i lavoratori inadempienti, che possono portare anche al licenziamento .

Numerose possono essere le motivazioni per cui tali presidi non vengono usati durante l’attività lavorativa. Motivazioni che, è bene ricordarlo, non costituiscono giustificazioni:


  • mancata o carente o irregolare distribuzione dei DPI ai lavoratori interessati;
  • mancata o carente od irregolare manutenzione e pulizia degli stessi, ovvero mancata, carente o tardiva riparazione e/o sostituzione in caso di deterioramento, usura, guasto dei DPI in dotazione;
  • obbligo di usare i DPI in modo promiscuo e non individuale (ad ogni lavoratore il suo);
  • mancata o carente informazione e formazione/addestramento sulla necessità, utilità, modalità, procedure e condizioni d’uso, obbligatorietà dell’uso, ecc. in ordine ai DPI per i lavoratori interessati;
  • insoddisfazione dei lavoratori per la qualità dei DPI in uso, per il loro comfort, per la loro efficacia;
  • lavoratori che richiedono l’esenzione dall’uso dei DPI sulla base di certificazioni mediche, del proprio medico curante, di uno specialista;
  • mancato aggiornamento della situazione relativa alla necessità d’uso dei DPI in caso di variazione della condizione di rischio e di aggiornamento della valutazione dei rischi;
  • mancato aggiornamento dei DPI in dotazione nel momento in cui si rendano disponibili sul mercato DPI di miglior qualità, efficacia e comfort;
  • mancato intervento dell’azienda in casi in cui i lavoratori sollecitano una revisione del problema in quanto l’uso dei DPI comporta a loro avviso rischi aggiuntivi e maggiori di quelli contro cui vengono impiegati;
  • mancata informazione e/o indisponibilità alla discussione nel merito dei DPI in sede di riunione annuale di prevenzione.

Il mancato utilizzo dei DPI ha sicuramente dei riflessi negativi in termini di sicurezza sul lavoro, con un notevole incremento della probabilità di accadimento di eventi infortunistici ed incidentali , talora gravi con conseguenze mortali , nonché di malattie professionali che si possono presentare anche dopo anni dalla conclusione del rapporto di lavoro.

Le figure che hanno una certa responsabilità ai fini di attuare correttamente i disposti del D.Lgs n. 81/2008 e s.m.i., come il Datore di Lavoro, il Responsabile per la Sicurezza dei Lavoratori, il Medico Competente e i vari preposti possono essere sanzionati per l’uso inappropriato dei DPI. Mentre esiste la possibilità per il lavoratore che omette il loro uso di essere licenziato : il datore di lavoro ha l’obbligo di impedire la prestazione laddove questa, se eseguita in condizioni insicure, può arrecare danno al lavoratore.

Nuovo titolo

SICUREZZA & SALUTE

Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 30 luglio 2025
L’agopuntura rappresenta un valido trattamento complementare per i disturbi del microcircolo venoso, come la fastidiosa sensazione di gambe pesanti, che tende ad accentuarsi con il caldo, la stasi venosa e le problematiche circolatorie croniche. Ne parliamo con la Dr.ssa Gloria Plebani , Medico Chirurgo, Specialista in Medicina del Lavoro, Agopuntura e Tecniche Correlate, che riceve presso i Poliambulatori Fleming Tecna. Tra le cause più comuni di questi disturbi troviamo: insufficienza venosa cronica (IVC); dilatazione venosa, tipica dei mesi estivi; ritenzione idrica e linfedema; stasi ematica nei capillari e nelle piccole vene; ridotta efficienza della pompa muscolare o valvolare. I sintomi più frequenti includono: gambe gonfie, stanche e pesanti; formicolii o prurito; peggioramento serale o durante le giornate calde; presenza di vene visibili o teleangectasie (capillari dilatati). L’agopuntura può contribuire a migliorare la circolazione venosa e linfatica, stimolando il ritorno venoso e riducendo ristagno ed edema grazie a un’azione tonificante sulle pareti vascolari. Ha inoltre effetti antinfiammatori e antidolorifici, migliorando il drenaggio tissutale e alleviando sintomi come crampi, dolore e sensazione di calore. Per risultati duraturi si consiglia un approccio integrato che includa: attività fisica regolare (camminata, stretching); uso di calze contenitive, se prescritte; un’alimentazione equilibrata e povera di sale. 👉 Per maggiori informazioni o per prenotare una visita con la Dr.ssa Gloria Plebani, contatta i Poliambulatori Fleming Tecna.
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 23 luglio 2025
Tra i numerosi disturbi che possono essere trattati con l’agopuntura, oggi ci concentriamo sull’insonnia. Ne parliamo con la Dr.ssa Gloria Plebani , Medico Chirurgo, Specialista in Medicina del Lavoro, Agopuntura e Tecniche Correlate, che riceve presso i Poliambulatori Fleming Tecna. L’agopuntura è riconosciuta come una terapia efficace per migliorare la qualità del sonno, in particolare nei casi di insonnia cronica, disturbi d’ansia, depressione o stress. Numerosi studi scientifici evidenziano come questa disciplina medica possa: favorire l’addormentamento, riducendo l’attivazione del sistema nervoso simpatico, spesso associato allo stress; diminuire i risvegli notturni, stabilizzando il ritmo sonno-veglia grazie all’azione sul sistema neuroendocrino; migliorare la microcircolazione cerebrale; stimolare la produzione di melatonina e serotonina, favorendo le fasi di sonno profondo (NREM); aumentare l’efficienza del sonno, ovvero il rapporto tra il tempo trascorso a letto e il tempo effettivamente dormito. L’agopuntura rappresenta una valida alternativa non farmacologica per il trattamento dell’insonnia, particolarmente indicata nei casi in cui i farmaci non sono tollerati o non si desidera ricorrervi. Si tratta di una pratica sicura, priva di effetti collaterali significativi se eseguita da professionisti qualificati, e altamente personalizzabile in base alla causa energetica del disturbo.  👉 Per maggiori informazioni o per prenotare una consulenza con la Dr.ssa Gloria Plebani, contatta i Poliambulatori Fleming Tecna. Un approccio integrato e su misura per ritrovare la qualità del tuo sonno e il tuo benessere generale.
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 25 giugno 2025
Scopri cosa cambia
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 13 giugno 2025
Oggi approfondiamo con il Dott. Filippo Maffezzoni , specialista in endocrinologia che riceve presso i Poliambulatori Fleming Tecna, un tema di grande rilevanza clinica: l’obesità . Un approccio multidisciplinare per una malattia complessa L’obesità è una patologia cronica e multifattoriale , che richiede una presa in carico integrata da parte di un’équipe multidisciplinare composta da endocrinologi, nutrizionisti, psicologi e altri specialisti. Solo un approccio sinergico permette infatti di affrontare in modo efficace tutte le dimensioni della malattia, garantendo risultati duraturi nel tempo. Il ruolo centrale dell’endocrinologo L’endocrinologo riveste un ruolo chiave soprattutto nei casi in cui si sospetti una causa di natura ormonale. È infatti lo specialista competente nell ’identificare, trattare e monitorare eventuali patologie endocrine alla base dell’aumento di peso, offrendo un percorso terapeutico personalizzato e completo. Cos’è l’obesità? L’obesità è definita come un eccessivo accumulo di tessuto adiposo, che si verifica quando l’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI) è pari o superiore a 30 kg/m². È una condizione determinata da una complessa interazione di fattori genetici, ambientali, comportamentali e, in una quota di pazienti, endocrini. Cause endocrine dell’obesità Pur essendo spesso correlata a scorrette abitudini alimentari e sedentarietà, in un a minoranza di casi l’obesità ha origine endocrina, legata a patologie come: Ipotiroidismo Sindrome di Cushing Alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene In tali situazioni, il quadro clinico può includere sintomi specifici, quali anomalie della crescita, ritardi puberali o segni caratteristici della malattia endocrina sottostante. Compiti dell’endocrinologo nella gestione dell’obesità L’intervento dell’endocrinologo si articola su più livelli: Individuazione delle cause : tramite esami ematochimici, valutazioni ormonali e cliniche, accerta la presenza di disfunzioni endocrine. Personalizzazione del trattamento : definisce un piano terapeutico su misura, che può includere farmacoterapia, interventi sullo stile di vita, supporto psicologico e, nei casi indicati, valutazione chirurgica. Prevenzione e controllo delle complicanze : monitora condizioni associate come diabete mellito tipo 2, malattie cardiovascolari, disfunzioni tiroidee o disturbi della sfera ormonale sessuale. Follow-up a lungo termine : accompagna il paziente nel percorso di cura, monitorando l’andamento clinico e l’evoluzione delle eventuali comorbidità. Conseguenze endocrine dell’obesità L’obesità, a sua volta, può generare o aggrava re alterazioni ormonali, c ontribuendo a un circolo vizioso patologico. Tra le conseguenze più frequenti: Resistenza insulinica e diabete tipo 2 Disfunzioni tiroidee Alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene Squilibri ormonali sessuali, con possibili ripercussioni sulla fertilitàalterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. In queste situazioni, l’obesità si può associare a sintomi specifici, come alterazioni della crescita staturale, ritardo puberale o segni tipici della malattia endocrina sottostante. Ruolo dell’endocrinologo L’endocrinologo è lo specialista chiamato a: Identificare le cause sottostanti: Valuta se l’obesità è legata a squilibri ormonali o a malattie endocrine, attraverso esami del sangue, test ormonali e valutazioni cliniche specifiche. Personalizzare la terapia: Propone trattamenti farmacologici, cambiamenti dello stile di vita e, se necessario, supporto medico, psicologico o chirurgico, adattando la strategia alle esigenze del singolo paziente. Monitorare le complicanze: Gestisce e previene le complicanze associate all’obesità, come diabete tipo 2, malattie cardiovascolari, disfunzioni tiroidee e alterazioni ormonali sessuali. Monitoraggio a lungo termine : Segue il paziente nel tempo per ottimizzare la gestione del peso e delle eventuali comorbidità. Conseguenze endocrine dell’obesità L’obesità può causare o peggiorare squilibri ormonali, tra cui: Resistenza all’insulina e diabete tipo 2; Disfunzioni tiroidee; Alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene; Squilibri ormonali sessuali e infertilità. Prenota una visita con il nostro endocrinologo per una valutazione personalizzata e l’elaborazione di un piano di trattamento mirato sull’obesità. Con il giusto percorso terapeutico, la qualità della vita può migliorare in modo significativo!
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 3 giugno 2025
Secondo la norma ISO 14001
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 10 maggio 2025
Valutazione del rischio derivante da atmosfere esplosive
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 1 aprile 2025
Ai sensi del Piano Industriale 5.0
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 14 marzo 2025
Presso i Poliambulatori Fleming®️ Tecna®️, la dottoressa Laura Pastrengo, laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Allergologia e Immunologia clinica, offre un approccio personalizzato per la gestione delle allergie respiratorie come: riniti, rinocongiuntiviti e l’asma bronchiale, alle patologie cutanee come: la dermatite atopica e la dermatite da contatto, l’orticaria e le allergie alimentari, a veleno di imenotteri e a farmaci. La rinite allergica è una reazione infiammatoria della mucosa nasale, scatenata dall’esposizione a sostanze allergeniche come pollini, polvere, peli di animali o acari. I sintomi principali includono: starnuti rinorrea (naso che cola) ostruzione nasale prurito nasale Questa condizione può essere stagionale (es. primavera - estate) o perenne (quando presente tutto l'anno). La diagnosi avviene tramite un'accurata anamnesi e test allergologici, come i Prick Test o il dosaggio delle IgE totali e specifiche. Il trattamento può includere antistaminici orali, spray nasali corticosteroidi e antistaminici e, in alcuni casi, immunoterapia specifica. Prenota una visita col nostro endocrinologo per una valutazione personalizzata e l’elaborazione di un piano di trattamento mirato sull’obesità. Con il giusto percorso terapeutico, la qualità della vita può migliorare in modo significativo!
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 27 febbraio 2025
Servizio di consulenza e formazione
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 4 febbraio 2025
Stesura della domanda